Il Presidente della Confcommercio della Provincia di Potenza ha partecipato alla riunione di Giunta camerale in cui è stata deliberata l’isituzione dell Fondo rotativo “sbloccacrediti” per un importo pari a 500.000 Euro.
Il Fondo vuole favorire lo smobilizzo dei crediti scaduti ma certi, liquidi ed esigibili, vantati dalle micro e piccole imprese del potentino nei confronti dei Comuni della provincia di Potenza.
La misura sarà resa operativa da due convenzioni: la prima tra l’Ente camerale e l’Anci (Associazione Nazionale dei Comuni) di Basilicata, la seconda tra l’Ente camerale e gli Istituti di credito aderenti.
La Banca di Credito Cooperativa Montepruno di Roscigno e di Laurino ha già aderito all’iniziativa, mentre per la Banca Popolare di Bari – che ha manifestato la propria disponibilità – occorrerà attendere la definitiva formalizzazione, così come altri Istituti di credito hanno preannunciato.
Il finanziamento verrà erogato dalle banche aderenti con rimborso in unica soluzione, per importi non superiori a 10.000 euro per ogni singola impresa che vanti crediti per lavori effettuati o per servizi resi. Va sottolineato che la riscossione non prevede alcun onere per le imprese beneficiarie.
La fase di prolungata e acuta crisi ha messo in grave difficoltà il sistema delle imprese della provincia di Potenza, in particolare sul versante della liquidità, acuendo le difficoltà sul fronte dell’accesso al credito.
In particolare, è stata rilevata la situazione critica di molti comuni che sono stati costretti a rinviare i pagamenti alle imprese fornitrici a causa delle norme fissate dal Patto di stabilità interno o da temporanee difficoltà di cassa.
Lo “sbloccacrediti” è uno strumento che consente di allentare le tensioni finanziarie, attraverso l’incasso immediato, e di usufruire con semplicità ed immediatezza della liquidità necessaria per prendere una boccata di ossigeno e riavviare la propria attività, elemento indispensabile per la ripresa economica.
In termini pratici, come funziona lo sblocca crediti: le micro e piccole imprese creditrici dovranno recarsi presso i Comuni debitori e farsi rilasciare un’attestazione, che dimostri l’esigibilità del credito e la data prevista di pagamento da parte dell’Ente (entro un anno).
Con l’attestazione, gli imprenditori si rivolgeranno alle banche aderenti per richiedere l’anticipazione, compilando la domanda di accesso al Fondo. Le banche trasmetteranno i documenti al Comune, che si impegna così a pagare, a scadenza, l’importo certificato direttamente alla banca. Lo stesso importo finirà all’interno del Fondo sbloccacrediti della Camera di Commercio, dando vita alla rotazione che consentirà altre operazioni similari.
Si tratta, in definitiva, di una forma di sostegno alle piccole imprese già sperimentata in alcune regioni del Nord e che la Camera potentina – la prima del Sud – ha voluto fare propria.